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I sette pianeti che compongono il sistema di Trappist-1, potrebbero avere densità simili. Secondo uno studio della Nasa i pianeti - 4 esterni e tre situati vicino alla stella madre una nana rossa fredda - conterebbero tutti all’incirca lo stesso rapporto di elementi come ferro, ossigeno, magnesio e silicio, presenti anche nei pianeti rocciosi come la Terra. Ma c’è una differenza sostanziale con questi ultimi: i pianeti di Trappist-1 sono circa l'8% meno densi di quanto sarebbero se avessero la stessa composizione del nostro pianeta. Per fornire una spiegazione plausibile gli scienziati hanno formulato 3 ipotesi dopo aver analizzato i dati collezionati dal telescopio Spitzer. Secondo la prima i pianeti hanno una composizione sì simile alla Terra, ma con una percentuale inferiore di ferro, circa il 21% rispetto al 32% presente sul nostro pianeta. La seconda ipotesi implica che il ferro si sia mescolato con l’ossigeno formando ossido di ferro, ovvero ruggine. Tuttavia, se la densità inferiore dei pianeti fosse interamente dovuta al ferro ossidato, non solo la superficie sarebbe rossa come quella di Marte ma i pianeti potrebbero essere privi di nucleo, a differenza della Terra. L’ultima ipotesi prevede che i pianeti siano più ricchi d’acqua rispetto alla Terra. Se questa spiegazione fosse corretta, l'acqua potrebbe rappresentare circa il 5% della massa totale dei quattro pianeti esterni. I tre pianeti più vicini alla stella invece, sarebbero troppo caldi per mantenere l'acqua allo stato liquido e avrebbero bisogno di atmosfere come quella di Venere. Al momento lo scenario più probabile è rappresentato da un mix delle prime due ipotesi anche se per avere informazioni più precise bisognerà attendere l’avvio di missioni come l’erede di Hubble, il James Webb Telescope.