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Nasce dalla sinergia tra una missione spaziale – la K2, messa a punto a seguito di un restyling del telescopio Kepler – e uno schieramento di osservatori terrestri dai due emisferi, l’ultimo aggiornamento in tema di ricerca di esopianeti
Trascrizione audio
100 nuovi mondi nel mirino di Kepler. Il telescopio spaziale targato NASA, dopo un malfunzionamento al sistema di stabilizzazione a seguito del quale sono stati modificati obiettivi e nome, è al lavoro, impegnato nella ricerca degli esopianeti. In sinergia con un gruppo di osservatori terrestri – tra cui la coppia dei Keck e i gemelli Gemini – l'ex Kepler ora K2 ha stanato più di un centinaio di potenziali terre abitabili, in orbita attorno a nane rosse, una classe stellare molto comune della Via Lattea. Il nuovo dato potrebbe indirizzare la caccia ai mondi alieni in grado di ospitare la vita verso corpi planetari legati a nane rosse, piccole e relativamente fredde, invece che nei pressi di stelle simili alla nostra. Il che, vista l'abbondanza di questa tipologia di astri, potrebbe rivelare un numero di simil terre superiore al previsto. Tra le scoperte più interessanti anche un mini sistema solare che ospita 4 mondi, forse rocciosi, affini alla Terra ma più grandi, che sebbene abbiano periodi orbitali molto corti potrebbero avere le carte in regola per sviluppare condizioni favorevoli alla vita