La Luna, 2.5 miliardi di anni fa, era 60mila km più vicina

00:02:02 18.10.2022

Da quando nel ’69 la missione Apollo 11 ha installato pannelli riflettenti sulla Luna, sappiamo che questa si allontana dalla Terra 3,8 centimetri all’anno.

Se applichiamo questo tasso di recessione indietro nel tempo, una collisione Terra Luna sarebbe avvenuta 1,5 miliardi di anni fa. I conti però non tornano perché la formazione del nostro satellite risale a 4,5 miliardi di anni fa.

In un nuovo studio che indaga l’evoluzione della Luna, un gruppo di scienziati svizzero olandesi è partito dall’Australia. Le rocce del Parco Nazionale di Karijini mostrano sedimenti di 2,5 miliardi di anni stratificati a intervalli regolari.

Considerando che i cambiamenti climatici rimangono registrati nelle rocce, gli studiosi hanno scoperto la distanza Terra-Luna dell’epoca applicando le conoscenze sui cicli di Milancovic. Questi cicli condizionano il clima perché seguono le variazioni della forma dell’orbita terrestre e l’orientamento del suo asse, influenzando così la distribuzione della luce solare sulla Terra. I cambiamenti che ne derivano alterano quindi le condizioni della superficie terrestre, come la distribuzione e quantità di acqua e l’evoluzione della flora e della fauna. La durata di questo moto, cosiddetto di precessione, adesso è di circa 21mila anni, ma quando la Luna era più vicina, questo periodo doveva essere più breve.

Combinando l’ampiezza degli strati delle antiche rocce australiane, con la velocità con cui si depositavano i sedimenti, gli studiosi hanno scoperto che queste variazioni cicliche avvenivano ogni 11mila anni. Il risultato è che 2,5 miliardi di anni fa la Luna era 60mila chilometri più vicina alla Terra e un giorno terrestre durava più o meno 17 ore.

Questi dati concreti sull’evoluzione del nostro sistema solare sono cruciali per ottenere nuovi modelli del sistema Terra-Luna più vicini alla realtà.

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