Trascrizione audio
Una finestra sulla geologia di un mondo lontano 3 miliardi di chilometri, una carrellata di scatti ad un pianeta alla periferia del Sistema Solare che all’incontro con il reporter cosmico New Horizons e con la sua camera di bordo LORRI ha svelato in alta risoluzione la sua vera indole. E’ un ritratto a tutto tondo dei suoi pendii ghiacciati, dei suoi crateri profondi e delle sue valli brillanti, quello realizzato attraverso la strumentazione di bordo della sonda New Horizons, l’esploratore robotico firmato NASA in ricognizione attorno al sistema di Plutone dal luglio scorso, che ha inviato una nuova sequenza di immagini della superficie del pianeta remoto con un dettaglio senza precedenti. Il set di dati recentemente all’attenzione del team di New Horizons, che si aggiunge alla collezione di cartoline da Plutone gia’ scansionate, e’ stato catturato durante il sorvolo ravvicinato del 14 luglio da una distanza di 17000 chilometri con la complicita’ della camera LORRI e dello strumento MVIC. Il soggetto ritratto corrisponde ad un’area plutoniana ad 800 chilometri nord-ovest dalla regione dello Sputnik, un angolo del pianeta alieno in cui la varieta’ geologicae’ particolarmente evidente, con le montagne di ghiaccio dell’Al-Idris che degradano verso la pianura dello Sputnik, incorniciate da profondi crateri. Lo scatto copre un’estensione di 80 chilometri e mette in luce strutture grandi meno della meta’ di un quartiere urbano che emergono sulla variegata superficie di Plutone ad una risoluzione compresa tra i 77 e gli 85 metri per pixel. La serie di immagini, probabilmente la piu’ dettagliata di cui potremo fruire per decenni, riafferma la forza degli esploratori planetari nello scoprire i tratti significativi dei protagonisti della storia dell’Universo, carpendo dettagli che senza il loro contributo non avremmo mai neppure potuto immaginare