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L’Europa muove un altro passo verso Mercurio. Ad annunciarlo è l’Agenzia Spaziale Europea, che ha appena completato un traguardo fondamentale nel programma BepiColombo, prima missione europea di esplorazione del pianeta più vicino alla nostra stella. I tecnici ESA hanno terminato con successo l’integrazione del propulsore a energia solare del modulo di trasferimento della sonda, che raggungerà Mercurio nel 2024. Si tratta di uno degli elementi più importanti di tutta la navicella e avrà un’efficienza 15 volte maggiore dei normali propulsori chimici. Sarà il modulo di trasferimento a spingere verso Mercurio, per un viaggio lungo sei anni e mezzo, i due orbiter di BepiColombo: il primo studierà il pianeta vero e proprio, il secondo ne osserverà la magnetosfera. Costruito dall’ESA in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Giapponese JAXA, BepiColombo parla anche la nostra lingua. E non soltanto per il nome che porta, un omaggio allo scienziato italiano Giuseppe Colombo detto Bepi, ma anche perché sono italiani 4 degli 11 esperimenti previsti dalla missione. BepiColombo raccoglierà così il testimone della missione NASA Messenger, che ha orbitato intorno a Mercurio fino all’aprile del 2015 regalando agli scienziati oltre 270.000 foto di un pianeta che però conserva ancora molti misteri.