Roman Telescope, installato il parasole
Continua l’assemblaggio del Nancy Grace Roman Space Telescope. Dopo il coronografo e l’ottica, sul telescopio che studierà l’evoluzione dell’Universo col suo ampio campo visivo a raggi infrarossi, gli ingegneri hanno montato anche il parasole.
Si tratta di una struttura formata da due coperte termiche, uno strato interno e uno esterno separati da circa 2,5 centimetri. Il parasole serve per proteggere il telescopio dalla luce diffusa, permettendo così l’osservazione di oggetti più deboli e lontani, ma anche per mantenere una temperatura adeguata o impedire possibili impatti con micrometeoriti. Uno dei due strati è infatti rinforzato con il Kevlar, una fibra sintetica estremamente resistente sia agli strappi, sia alle alte temperature, utilizzata normalmente come rivestimento dei giubbotti antiproiettile.
Progettato per rimanere chiuso durante il lancio e dispiegarsi una volta in orbita, il parasole è stato testato utilizzando un sistema di negazione della gravità in modo da compensare il peso dello strumento.
Dopo averli testati singolarmente, i tecnici hanno unito il parasole al barilotto esterno presso la camera bianca (o camera asettica) al Goddard Space Flight Center della Nasa.
La missione ha superato il cosiddetto Key Decision Point-D che segna ufficialmente il passaggio dalla fase di costruzione dei componenti, alla fase di assemblaggio, test e lancio. Se il montaggio sarà completato come da programma per l’autunno del 2026, il Roman Telescope partirà nel 2027 a bordo di un Falcon Heavy di SpaceX.
Crediti video: Nasa