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Misurare la polvere zodiacale disseminata all’interno delle zone abitabili dei sistemi planetari vicini. E’ quanto sarà in grado di fare il Nancy Grace Roman Space Telescope della Nasa. Nel nostro Sistema Solare questa polvere – composta da piccoli granelli rocciosi prodotti da comete e altri oggetti– si estende dal Sole alla cintura di asteroidi tra Marte e Giove. Nei sistemi extrasolari prende il nome di polvere esozodiacale e crea una foschia che oscura la visione dei pianeti perché disperde la luce dalla stella ospite.
Trascrizione audio
Misurare la polvere zodiacale disseminata all’interno delle zone abitabili dei sistemi planetari vicini. E’ quanto sarà in grado di fare il Nancy Grace Roman Space Telescope della Nasa. Nel nostro Sistema Solare questa polvere – composta da piccoli granelli rocciosi prodotti da comete e altri oggetti– si estende dal Sole alla cintura di asteroidi tra Marte e Giove. Nei sistemi extrasolari prende il nome di polvere esozodiacale e crea una foschia che oscura la visione dei pianeti perché disperde la luce dalla stella ospite. Misurare la quantità di polvere contenuta in in questi sistemi planetari aiuterebbe gli astronomi a saperne di più su come si formano i pianeti rocciosi. Roman utilizzerà il suo coronografo per bloccare la luce delle stelle ospiti ed effettuare misurazioni sensibili della luce riflessa dalla polvere del sistema. Mentre altri osservatori, come Hubble, hanno analizzato i dischi di detriti lontani dalle loro stelle ospiti, nessuno è stato in grado di fotografare la polvere calda nelle regioni delle zone abitabili. Le immagini di Roman saranno molto più sensibili, grazie ai suoi strumenti e alla posizione stabile nello spazio, nel punto L2. Ma non è tutto. Le osservazioni di Roman saranno essenziali per aiutare gli scienziati nella costruzione dei telescopi del futuro: questi ultimi dovranno essere sufficientemente potenti da poter osservare i sistemi planetari attraverso uno spesso strato di polveri.