Un nuovo batterio terrestre per scoprire vita aliena
Scoperta nelle profondità degli oceani artici e antartici una nuova specie di batteri che potrebbe aiutare la ricerca di vita aliena. Il nuovo microrganismo, scovato dai ricercatori del Max Planck Institute, si chiama USulfurimonas pluma.
Questo batterio prospera in pennacchi idrotermali freddi e ricchi di ossigeno. Un ambiente inedito per le specie della sua famiglia che, al contrario, non tollerano alti livelli di ossigeno e perciò vivono in prossimità delle bocche vulcaniche sui fondali marini.
Da qui i pennacchi caldi, tuttavia, salgono per centinaia di metri e si diffondono poi orizzontalmente, miscelandosi con l'acqua marina circostante, ricca di ossigeno.
Secondo i ricercatori è in questa seconda fase che avviene gran parte della crescita microbica.
A differenza dei suoi simili, USulfurimonas pluma è in grado di ricavare energia da diverse fonti, per questo è presente sia in pennacchi ricchi di idrogeno sul fondo del mare sia in pennacchi ricchi di ossigeno a migliaia di chilometri di distanza.
La sua scoperta è fondamentale in quanto ora aumenta la probabilità di rilevare su altri mondi tracce di organismi a lui simili.
Per esempio, la missione Cassini di Nasa, Esa e Asi ha trovato nei fondali oceanici di Encelado, una delle lune di Saturno, potenziali sfiati idrotermali ricchi di idrogeno. Gli astronomi si aspettano per questi pennacchi vulcanici proprio lo stesso processo a due fasi riscontrato nei pennacchi degli oceani terrestri.