Scoperti anelli di un planetoide che confutano la teoria di Roche

00:02:00 08.02.2023

Un nuovo sistema di anelli è stato scoperto attorno a un pianeta nano che orbita oltre Nettuno, ai confini del Sistema Solare. 

Il planetoide si chiama Quaoar, è stato avvistato per la prima volta nel 2002 e fa parte della categoria degli Oggetti trans-nettuniani (Tno) a cui appartiene anche Plutone. 

La particolarità di questa scoperta non è tanto il sistema di anelli attorno a piccoli corpi quanto la sua lontananza rispetto a Quaoar: i detriti orbitano a una distanza di sette raggi planetari, circa il doppio del cosiddetto ‘limite di Roche’ considerato fino ad ora la soglia massima dove si pensava che tali strutture fossero in grado di sopravvivere. Oltre i due raggi planetari e mezzo, un sistema di anelli si distruggerebbe per condensarsi in piccole lune nel giro di qualche decennio. 

Per osservare un oggetto troppo lontano per essere visto con un'immagine diretta, gli scienziati hanno utilizzato il metodo dell’occultazione attendendo che la luce della stella target diminuisse al passaggio di Quaoar. L'evento è durato meno di un minuto, ed è stato inaspettatamente preceduto e seguito da due cali di luce, indicativi di un sistema ad anelli attorno al pianeta. 

Strumenti di altissima qualità, sia dalla Terra sia dallo spazio, hanno permesso lo studio: fondamentale la telecamera ad alta velocità Hipercam montata sul più grande telescopio ottico al mondo che si trova sull’isola di La Palma alle Canarie. Notevole anche il contributo italiano con il telescopio spaziale Cheops dell’Esa, progettato e collaudato dall’Agenzia Spaziale Italiana e dall’Istituto Nazionale di Astrofisica. 

Questa scoperta getta le basi per mettere in discussione le attuali teorie su come si formano i sistemi ad anelli, fino a ora convalidate dai modelli nati con le osservazioni dei giganti gassosi, ma anche di planetoidi come Chariklo e Haumea.

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