Trascrizione audio
Immaginate una dettagliatissima cartina geografica in alta risoluzione del nostro pianeta. Ma al posto di monti, fiumi, laghi e oceani ci sono linee di forza colorate, a indicare la diversa intensità del campo magnetico terrestre. È l’ultimo risultato prodotto da Swarm, missione spaziale ESA che nel 2013 ha lanciato un trio di satelliti per lo studio del campo geomagnetico. Dopo circa tre anni di incessante lavoro di raccolta dati, i tre occhi di Swarm hanno permesso di costruire la più dettagliata mappa ad alta risoluzione dei fenomeni magnetici che proteggono il nostro pianeta. Il campo magnetico terrestre è infatti come un gigante bozzolo che ci difende dalle radiazioni cosmiche e dalle particelle che bombardano la Terra sotto forma di vento solare. La nuova mappa dell’ESA tiene conto degli strati del campo magnetico più difficili da rilevare – quelli generati direttamente nei meandri del mantello terrestre. I risultati mostrano variazioni del campo geomagnetico prima sconosciute: ad esempio, nella Repubblica Africana Centrale il campo magnetico è molto più intenso di quanto si pensasse. Il motivo di questa anomalia è ancora sconosciuto, ma alcuni scienziati sostengono che potrebbe essere il risultato dell’impatto di un meteorite oltre 540 milioni di anni fa.