Trascrizione audio
Come in un film. Un asteroide si avvicina alla Terra. La sua traiettoria lo pone in rotta di collisione col nostro Pianeta. La probabilità d’impatto cresce di mese in mese. Fino a divenire certezza. Seduti attorno a un tavolo, in California, gli esperti della NASA e della FEMA, l’agenzia USA con funzioni di protezione civile, discutono come fronteggiare l’emergenza. Hanno quattro anni di tempo. L’impatto è, infatti, stimato per il 2020. Il pericolo, per fortuna, è solo simulato. Ma le due agenzie hanno deciso di prenderlo sul serio. E di unire gli sforzi per approntare un piano, nel caso in cui il rischio, come più volte avvenuto nella storia del Pianeta, divenisse reale. Un rischio che non è, infatti, nullo. Secondo l’ESA, ha superato le 15.000 unità il numero di Near-Earth Objects scoperti finora. 559 di loro si trovano in una speciale European Risk List. Hanno, cioè, una probabilità diversa da zero, anche se molto bassa, d’impattare con la Terra. Secondo gli esperti, però, oggi rispetto a ogni altra epoca, il nostro Pianeta ha la possibilità di fronteggiare questo rischio.