Trascrizione audio
L'odissea spaziale di Cassini è giunta al suo epilogo. Dopo 12 anni di straordinaria attività, è stato diffuso l'annuncio di fine missione, che avverrà nel settembre del 2017, quando la sonda si dissolverà nell'atmosfera di Saturno, come una piccola meteora. Non prima di effettuare nuovi studi, nuovi rilievi, sempre piu ravvicinati ed accurati. Non prima, insomma, di stupirci ancora con qualche inedito scatto o dato analitico. Perche esiste un Saturno prima Cassini e dopo Cassini. Con le sue 379.300 immagini inviate e i 600 Gb di dati raccolti tra i 157 fly by e le 243 orbite, ha permesso di scoprire 10 lune, ha osservato i geyser di vapore acqueo su Encedalo, i laghi di metano su Titano, e rivelato una moltitudine di dettagli prima sconosciuti sulla composizione del Gigante Gassoso e dei suoi anelli. Tuttavia i misteri da svelare sono ancora moltissimi. La comunità scientifica mondiale, e soprattutto il Cassini Project Science Group, che si riunisce ogni 3 anni per confrontarsi sulle novità, attende il momento in cui la sonda, dedicata all'astronomo Gian Domenico Cassini, ed esempio straordinario di collaborazione tra la Nasa, l’Esa e l’Agenzia spaziale italiana, compirà una serie di evoluzioni tra Saturno e i suoi anelli. Già il 30 novembre, Cassini verrà condotta su una nuova orbita che passerà accanto ai grandi anelli esterni comincerà una serie di 20 giri ribattezzata 'orbite dell'annello F'. Potremmo "vedere gli anelli, insieme con le piccole lune e altre strutture, come mai prima d'ora" ha spiegato Linda Spilker del Jet Propulsion Laboratory. "L'ultima volta che siamo arrivati così vicino agli anelli è stato durante l'arrivo su Saturno nel 2004, e abbiamo visto solo il loro lato retroilluminato. Ora abbiamo molte opportunità per esaminare la loro struttura ad altissima risoluzione da entrambe le parti". Il vivo di questa fase, che la Nasa intende come un “Gran Finale” inizierà nell'aprile 2017, quando un fly by su Titano permetterà alla sonda di modificare l'orbita e passare nello spazio tra il Gigante gassoso e i suoi anelli. Cassini effettuerà quindi 22 tuffi in questo spazio, iniziando esattamente il 27 Aprile. Con questo atto finale, effettuerà alcune delle più vicine osservazioni di Saturno. Mapperà i campi magnetici e gravitazionali con precisione, catturando anche scatti ravvicinati della sua atmosfera. Fino a quando la sua grande antenna, che è parte integrante dello strumento radar, realizzato dall’Italia insieme al Jet propulsion laboratory della Nasa , funzionerà, la sonda continuerà a mandare dati. Poi, Cassini entrerà nell'atmosfera del grande Pianeta gassoso, dissolvendosi senza lasciare traccia. Per celebrare l'inizio dell'anno finale e le avventure che attendono la sonda, il team Cassini sta per rilasciare un nuovo filmato del pianeta, che ne mostra 4 rotazioni.