Trascrizione audio
Si conclude con un brivido di paura la prima missione del 2016 sulla Stazione Spaziale Internazionale. La spedizione degli astronauti Tim Kopra e Tim Peake è stata infatti interrotta dopo soltanto 4 ore e 10 minuti, contro le 6 ore previste dalla NASA. La causa? Una perdita d’acqua nel casco di Kopra, che lo ha costretto a chiudere in anticipo l’attività extra veicolare. L’astronauta statunitense stava eseguendo una riparazione all’esterno della stazione spaziale insieme al collega britannico Peake, quando si è accorto della presenza di liquido nel suo casco e ha ricevuto così l’ordine da Houston di interrompere l’EVA e rientrare immediatamente. L’episodio ha subito ricordato l’incidente avvenuto due anni e mezzo fa al nostro Luca Parmitano, che in condizioni simili corse letteralmente il rischio di affogare in una bolla d’acqua formatasi nel suo casco. Era il 16 luglio 2013, e l’astronauta italiano stava affrontando la sua seconda passeggiata nello spazio. Dopo meno di 90 minuti, il blocco del sistema di raffreddamento della sua tuta provocò una vera e propria inondazione del casco: una manciata di minuti di panico, che tenne tutti col fiato sospeso finché Luca non riuscì a rientrare sano e salvo. Decisamente meno drammatico è stato l’incidente che ha coinvolto Kopra, riuscito a mettersi in sicurezza prima che la situazione diventasse davvero pericolosa. Ma la NASA ha già avviato un’indagine per verificare l’accaduto e pianificare eventuali interventi: con l’acqua, nello spazio, non si scherza.