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Sarà un nanosatellite made in Italy il primo testimone dello scontro cosmico tra una sonda e un asteroide, alla distanza più grande mai raggiunta da una missione del nostro Paese. Si tratta di LiciaCube, progetto coordinato dall’Agenzia spaziale italiana per lo sviluppo di uno SmallSat costruito nei laboratori torinesi di Argotec e selezionato dalla Nasa per partecipare alla missione Dart. Prevista per il 2021, Dart muove il primo passo verso una nuova idea di difesa planetaria, testando la possibilità di modificare l’orbita di un oggetto celeste. La cavia di questo esperimento spaziale sarà l’asteroide doppio Didymos: la sonda colpirà l’asteroide più piccolo dei due, che al momento dell’impatto viaggerà a circa 21.000 chilometri all’ora alla distanza di oltre 10 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Ed è qui che entrerà in gioco LiciaCube: Dopo un viaggio di circa 16 mesi insieme a Dart, il satellite italiano si separerà dalla sonda Nasa per documentare da vicino gli effetti di questo sensazionale scontro cosmico, studiando il cratere e l’evoluzione dei detriti generati dalla collisione. Ecco che un nanosatellite grande quanto una scatola da scarpe sarà il primo testimone oculare del tentativo umano di deviare la traiettoria di un corpo celeste, in vista di future strategie per proteggere il nostro pianeta da eventuali asteroidi pericolosi.