Webb svela nuovi dettagli di una nebulosa planetaria

00:01:53 16.04.2025

Il telescopio James Webb ha osservato con lo strumento Miri la nebulosa planetaria Ngc1514, delineandone un ritratto completo. Sebbene gli anelli intorno alla nebulosa siano stati scoperti nel 2010, oggi il telescopio Nasa/Esa/Csa permette agli scienziati di esaminare in modo completo la natura turbolenta dell’oggetto celeste. Lo strumento Miri, grazie alle sue osservazioni nel medio infrarosso, ha ripreso le sfumature della nebulosa, in particolare i suoi anelli polverosi “sfocati” e i “buchi” nella regione centrale di colore rosea.

 

Le due stelle centrali, avvolte da un arco di polvere arancione, che appaiono come una sola nella foto, hanno forgiato questo scenario nel corso di migliaia di anni - e continueranno a farlo ancora. Il gas e la polvere espulsi dalla stella morente nel cuore di Ngc 1514 sono stati messi completamente a fuoco grazie ai dati che Webb ha raccolto nel medio infrarosso.

Una di queste stelle, che un tempo era molto più massiccia del nostro Sole, ha avuto il ruolo da protagonista del produrre ciò che vediamo. Essendo una stella nana bianca, i suoi venti hanno avuto movimenti contrastanti, prima accelerati, poi indeboliti, il che potrebbe aver spazzato via il materiale in sottili gusci. La forma di Ngc 1514 èparticolare, moltopiù simile a una clessidra che a una sfera.

 

Si possono infatti scorgere gli accenni del centro schiacciato. Quando la stella era al culmine della perdita di materiale, la sua compagna potrebbe essersi avvicinata molto, dando origine a queste forme insolite. Invece di produrre una sfera, questa interazione potrebbe aver formato degli anelli, conferendo una forma unica alla nebulosa.

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