Blue Ghost e LuGRE pronti per l'allunaggio

00:02:43 27.02.2025

Il 2 marzo alle ore 9:30 del mattino, ora italiana, è previsto l'allunaggio di Blue Ghost, lander privato dell'azienda Firefly Aerospace parte del programma Nasa Clps. A bordo 10 strumenti scientifici, tra questi il ricevitore italiano LuGRE. Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla cruciale fase di atterraggio di questa missione, una tra le apripista del programma Artemis per il ritorno dell'uomo sulla Luna. LuGRE è stato sviluppato in Italia da Qascom per conto dell'Agenzia Spaziale Italiana con la collaborazione della NASA e il supporto scientifico del Politecnico di Torino.

 

Dopo 2 mesi di viaggio e 3 settimane in orbita lunare, Blue Ghost si trova a 130 km dalla superficie e completa un'orbita lunare in poche ore. I centri di controllo della Nasa, di Qascom a Bassano del Grappa  e del Politecnico di Torino, seguono con grande attesa ogni fase della discesa. L’allunaggio avverrà con una caduta libera controllata, grazie ai retrorazzi che guideranno il lander verso il Mare delle Crisi.

L’atterraggio è pianificato all’alba lunare,  che garantirà al lander 16 giorni di esposizione solare, evitando così il congelamento. LuGRE, inizialmente spento, verrà riacceso circa 3 ore dopo il touchdown. Prima dell’attivazione, l’antenna fissata sul ponte superiore di Blue Ghost verrà sollevata dal braccio automatico Gimbal, che la orienterà con precisione verso il centro della Terra nel cielo lunare. Per tutta la durata della missione, l’antenna seguirà il lento movimento terrestre con grande accuratezza, essenziale per captare i debolissimi segnali GPS e Galileo, fondamentali per testare la navigazione satellitare nello spazio profondo.

 

Le operazioni su Blue Ghost saranno intense: tutti i 10 payload eseguiranno esperimenti cruciali per il programma Artemis.

LuGRE completerà la fase finale del suo esperimento dalla superficie, contribuendo a una vasta banca dati scientifica disponibile dopo 6 mesi. Tuttavia, né il lander né i payload sono progettati per sopravvivere alla notte lunare: senza energia solare, il freddo estremo segnerà la fine della missione. Sul Mare delle Crisi, il lander resterà come testimone silenzioso, con LuGRE congelato a scrutare la Terra, nell’ultimo punto in cui ha captato segnali GNSS. Ma chissà,  forse dopo 16 giorni di notte lunare un tentativo di riaccensione ci riserverà una sorpresa.

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