BepiColombo, sesto incontro con Mercurio
La sonda BepiColombo si prepara a incontrare Mercurio per la sesta volta. Si tratta del penultimo sorvolo ravvicinato previsto prima dell'ingresso in orbita, che avverrà alla fine del 2026.
Questo flyby richiederà un'attenta programmazione perché Bepicolombo, per la prima volta, raggiungerà Mercurio entrando dal versante notturno e per 23 minuti resterà immersa nel buio, a temperature estremamente basse.
Durante questo tempo avrà a disposizione soltanto l'energia fornita dalle batterie, che dovrà utilizzare con estrema parsimonia. Per questo motivo, si dovrà provvedere a caricarle al massimo e attivare i circuiti di riscaldamento della sonda fino all'ultimo minuto utile prima d'immergersi nell'oscurità.
BepiColombo stavolta passerà sopra il polo nord di Mercurio con lo scopo mirato di osservare l'interno di alcuni crateri su cui non batte il Sole da centinaia di milioni di anni. Sebbene la vicinanza estrema alla stella scaldi la superficie del pianeta fino a circa 450 °C, in questi crateri bui regna un gelo profondo.
Il radar della sonda 'Messenger' , tra il 2011 e il 2015 rilevò nei crateri polari delle probabili formazioni di ghiaccio d'acqua che ora BepiColombo cercherà di confermare analizzando i crateri Prokofiev, Kandisky e Tolkien.
Durante questo sesto sorvolo ravvicinato la sonda osserverà e farà foto anche ai crateri Stiglitz e Gaudi, ma soprattutto al più grande cratere da impatto del pianeta: il bacino 'Caloris', che ha un diametro di 1500 chilometri, e le estese pianure del nord chiamate 'Borealis Planitia'.
BepiColombo è una sonda lanciata nel 2010 dall'agenzia spaziale europea Esa, in collaborazione con la giapponese Jaxa. L'italia è presente con quattro strumenti scientifici sui sedici totali montati sulla sonda, che sono stati realizzati dall'Agenzia Spaziale Italiana insieme all'Istituto Nazionale di Astrofisica e l'università di Roma 'La Sapienza'.
Due di questi saranno di particolare importanza in questo sesto passaggio ravvicinato, l'accelerometro 'Isa', da usare durante la fionda gravitazionale, e lo spettrometro 'Serena', che analizzerà le particelle in prossimità dei poli.
Crediti: Esa, Nasa, Jaxa, Bbc
Musiche: Mercury - LofCosmos