WOW va in tilt

00:01:10 14.06.2017
Era il 15 agosto 1977 quando un segnale estremamente forte e chiaro, che sembrava provenire dalla Costellazione del Sagittario, venne captato dal radiotelescopio Big Ear dell’Università dell’Ohio. Dopo molte ipotesi si fece strada l’idea che la sua origine dipendesse dalla volontà di una qualche forma di vita aliena di volere entrare in contatto con la Terra. Dopo quarant’anni il caso torna agli onori della cronaca grazie allo studio dell’astronomo Antonio Paris
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Era il 15 agosto 1977 quando un segnale estremamente forte e chiaro, che sembrava provenire dalla Costellazione del Sagittario, venne captato dal radiotelescopio Big Ear dell’Università dell’Ohio. Durò 72 secondi e poi sparì, entrando a far parte della storia. Da quel momento infatti fu ricordato come segnale wow. Dopo molte ipotesi si fece strada l’idea che la sua origine dipendesse dalla volontà di una qualche forma di vita aliena di volere entrare in contatto con la Terra. Dopo quarant’anni il caso torna agli onori della cronaca grazie allo studio dell’astronomo Antonio Paris, secondo il quale l’origine del segnale non è da ricondursi ad una civiltà aliena ma all’idrogeno atomico presente nella chioma di due comete. Entrambe si trovavano infatti nella zona osservata dal telescopio nel ’77: P/2008 Y2 e 266/P. Osservando successivamente altre comete dello stesso tipo l’astronomo è riuscito, infatti, a registrare le stesse emissioni. Niente extraterrestri, dunque, con buona pace degli ufologi, ma comete avvolte da enormi nubi di idrogeno capaci di produrre tali segnali.
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