Trascrizione audio
Si alza il sipario sull’edizione 2019 del National Geographic Festival delle Scienze con un’apertura spaziale affidata all’opening keynote di Carolyn Porco, planetologa, a cui si devono molte delle immagini e delle scoperte realizzate con le sonde Voyager e Cassini. il festival quest’anno è dedicato al tema dell’invenzione, che costituisce il principale motore del progresso e della conoscenza. Nell’anno in cui si celebrano i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, il 50° anniversario dell’allunaggio, i 150 anni dalla creazione della Tavola periodica degli elementi, l’Agenzia Spaziale Italiana partecipa al tema, con una serie di incontri a dai temi più vari dall’astronomia multimessagera dove tre scienziati si confronteranno mercoledì sera sulla nascita della nuova astronomia corale che ha avviato un’epoca nuova per lo studio del cosmo. Altri incontri riguarderanno il futuro della robotica fino all’esplorazione di Marte e della Luna. Tra gli eventi clou della settimana che verrà animata da 8 mostre, oltre 40 incontri e più di 300 attività didattiche dedicate alla scuole troviamo Fisiche, femminile plurale un talk tra tre scienziate condotto da Serena Dandini dedicato alle onde gravitazionali e agli studi sul bosone di Higgs in programma mercoledì, Scienza tra le nuvole, comics per la scienza, e la musica de Fagiolini in Leonardo, Shaping the Invisible un progetto discografico itinerante che unisce arte, musica e scienza in programma questa sera. Giunto alla sua 15esima edizioneIl Festival è organizzato da Fondazione Musica per Roma insieme al National Geographic e vanta lil contributo scientifico contributo scientifico dei principali enti di ricerca nazionali e delle Università, e la partecipazione delle biblioteche civiche e dei musei scientifici di Roma, per proporre una mappa variegata e completa della conoscenza tecnologica made in Italy.