Trascrizione audio
Così è fatto un buco nero. Ad illustrarlo, una simulazione della Nasa nella quale, per la prima volta, viene mostrata con una estrema precisione nei dettagli l'anatomia di questi oggetti affascinanti quanto oscuri che popolano l'universo La ricostruzione è stata realizzata a partire dalla prima ‘foto’ di un buco nero, quello della galassia Messier 87, ottenuta lo scorso aprile grazie al lavoro di telescopi e interferometri situati in diverse parti del globo. Nello specifico, l’immagine mostra il buco nero vero e proprio – la parte scura dell’immagine – racchiuso dal suo disco di accrescimento composto da gas caldissimo di colore rosso acceso. I diversi colori che spaziano dal rosso brillante, all’arancione e al giallo, mostrano le diverse velocità del materiale gassoso: nelle vicinanze del buco nero, la velocità è superiore mentre più si va verso l’esterno più essa diminuisce. Guardando verso il basso, si nota un anello luminoso. Si tratta della potentissima gravità del buco nero che assorbe tutto, anche la luce. L’anello è generato dalla luce che prima di essere assorbita viene deflessa e si muove attorno al buco nero. Dentro l’anello è possibile osservare l’ombra del buco nero, un’area che misura il doppio di quella dell’orizzonte degli eventi, ovvero quel confine oltre il quale un corpo non riesce più a sfuggire alla forza di gravità del buco nero. Simulazioni del genere, erano limitate fino a poco tempo fa alla nostra immaginazione o ai programmi per computer. Ora la strumentazione che abbiamo a disposizione riesce a ricostruire nei dettagli questi misteriosi oggetti con una precisione mai vista finora. Questa simulazione è solo il primo passo verso immagini sempre più accurate, che in un futuro non troppo lontano, ci aiuteranno a comprendere la natura di questi straordinari oggetti celesti.