Trascrizione audio
E’ un vero ‘paradiso’ per i glaciologi e la sua gelida coltre presenta differenti tipologie e composizioni chimiche che lo rendono un unicum nel Sistema Solare. Si tratta di Plutone, che torna agli onori della cronaca per una nuova ricerca, pubblicata di recente su Nature e mirata a far luce sui ghiacciai che si estendono sul suo volto. Gli autori dello studio si sono basati sulle osservazioni della sonda New Horizons della NASA e su modelli numerici. Al centro dell’indagine il processo di condensazione dell’azoto sul pianeta nano e la distribuzione superficiale del ghiaccio derivante da altre sostanze gassose. L’azoto, grazie all’atmosfera e alle condizioni di irraggiamento solare di Plutone, si condensa particolarmente presso l’equatore e nelle regioni non molto elevate, giungendo a creare un accumulo di ghiaccio soprattutto nel fondo della vasta area pianeggiante denominata Sputnik Planum. L’ex nono pianeta del Sistema Solare presenta anche ghiaccio di metano e di monossido carbonio. Il primo è stato individuato in tutto l’emisfero nord, mentre tracce del secondo - più raro - sono state riscontrate solo nella Sputnik Planum. La loro differente distribuzione è connessa alla diversa condizione di volatilità.