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Il prossimo sorvolo dell’asteroide Apophis previsto il 6 marzo, aiuterà gli scienziati ad affinare le tecniche di difesa planetaria. Lo afferma un gruppo di 40 astronomi provenienti da tutto il mondo che osserveranno da terra il singolare oggetto scoperto nel 2004 e grande circa 300 metri. L’asteroide passerà a circa un decimo della distanza media Terra-Sole e l’obiettivo degli scienziati è sfruttare questo flyby, per studiarlo da vicino partendo da zero, come se non fosse mai stato individuato prima. Secondo i modelli già a disposizione quello del 6 marzo non sarà l’ultimo incontro con Apophis: l’asteroide tornerà a farci visita diverse volte nei prossimi decenni e precisamente nell’aprile del 2029 ci sfiorerà a quasi 32mila chilometri di distanza. Apophis è stato intercettato lo scorso 19 dicembre dalla sonda Neowise che mira a scoprire gli oggetti Near Earth come comete e asteroidi che potrebbero passare vicino alla Terra. La sonda è stata in grado di individuarne da subito le dimensioni grazie alla visione ad infrarossi che permette, al contrario di quella ottica dei telescopi, di ottenere misurazioni più precise. Ora gli astronomi attendono le rilevazioni radar del Goldstone Deep Space Communications Complex della Nasa che dovrebbero iniziare il 3 marzo e analizzeranno la forma e la posizione di Apophis. Ma non è tutto con molta probabilità Neowise riuscirà a osservare nuovamente e l’asteroide da un’angolazione diversa ad aprile. Grazie al nuovo set di informazioni gli astronomi contano di ottenere dettagli sulla rugosità della superficie e sulle caratteristiche delle sue polveri superficiali.