Trascrizione audio
Colpo d’occhio alla Fornace firmato VST. Viene dal quartier generale dell’ESO di Paranal l’ultimo ritratto agli oscuri cieli meridionali: il telescopio ottico da 2.6 metri di diametro ideato e realizzato in Italia, ha affondato lo sguardo nel ventre della costellazione della Fornace, una porzione di spazio buia e distante in cui si agitano un gran numero di galassie dalle più diverse forme raggruppate in un ammasso. La vivace congrega, nota agli esperti come cluster, è tenuta insieme dalla poderosa forza di gravità generata da una gran quantità di materia oscura. Questo tipo di oggetti celesti può ospitare fino a mille galassie e avere dimensioni comprese tra i 5 e i 30 milioni di anni luce di diametro. Nel caso della Fornace, si contano circa 60 galassie e un numero simile di parenti nane. Nell’immagine prodotta attraverso i dati dell’osservatorio cileno, è possibile distinguere i diversi inquilini del cluster: una galassia cannibale, gruppo di stelle che si alimenta divorando elementi vicini individuata per mezzo di un debole ponte di luce che lega la galassia predatrice alla sua preda e una galassia di tipo a spirale barrata in basso che nasconde anche un buco nero massiccio al centro.