Trascrizione audio
Gli annunci-bufala sulla scoperta di vita aliena periodicamente ritornano. L’ultimo in ordine di tempo a fine giugno: un’anticipazione su youtube, a opera di un sedicente gruppo legato ad Anonymous, in cui si affermava che la NASA avrebbe a breve mostrato le prove dell’esistenza della vita extraterrestre. La smentita della Agenzia Spaziale statunitense è immediata. A pensarci bene però quando la notizia della scoperta del sistema planetario Trappist 1 ha fatto il giro del mondo ha trasmesso con ottimistica immediatezza che la vita extraterrestre potesse essere a portata di mano. Inoltre la spettacolare e accurata descrizione della Nasa, l’enfasi mediatica e le raffigurazioni artistiche hanno finito per rendere credibile qualcosa che di concreto ha davvero ben poco. Tra tutte le informazioni su Trappist 1 quella della rotazione sincrona è passata quasi in secondo piano. E dire che un movimento sincrono dei pianeti intorno alla loro stella determina una condizione per la quale non esiste alternanza giorno notte, non sappiamo se c’è un’atmosfera e l’ipotesi di presenza di acqua su almeno due dei pianeti è tutta da verificare. Uno scenario che per gli appassionati di fantascienza ha ricordato il fumetto Sul Pianeta perduto di Antonio Serra scritto per la Bonelli editore, e redatto grazie anche a una consulenza scientifica necessaria per rendere possibile qualcosa di molto difficile. Parla Antonio SERRA Ancora una volta la scienza sembra aver raggiunto la fantascienza ma sappiamo che così non è siamo obbligati a ripartire dal concetto di vita. Seconda la nasa la vita è: è un sistema chimico, in grado di autosostenersi e andare incontro a evoluzione darwiniana secondo altri il concetto di vita della Nasa è sbagliato ma anche se si riuscisse a convergere su una unanime definizione del concetto di vita, l’evoluzione della stessa così come noi la conosciamo risulta molto difficile immaginarla su Trappist 1, in assenza di ciclo circadiano. Se quindi di vita dobbiamo parlare possiamo riferirci a forme di vita semplici, anzi semplicissime come batteri o altre forme simili che andiamo a cercare su Marte o sotto i ghiacci del satellite gioviano Europa. L’unica anticipazione possibile, tornando ai sedicenti Anonymous, sarebbe dunque stata quella di un annuncio sulla scoperta di vita batterica. Tutto questo sarebbe sufficiente a escludere forme di vita extraterrestre su Trappist 1 ma non è l’unico motivo. Verificarlo di persona è impossibile visto che tra la nostra stella e Trappist 1 corrono quarant’anni luce, una incolmabile per i nostri mezzi a disposizione. La ricerca della vita extraterrestre su esopianeti potenzialmente abitabili puo’ quindi avvenire solo guardando distante e cercando di catturare gli indizi per avere informazioni della temperatura in superficie, della composizione dell’ atmosfera, se c’è roccia oppure no, se ha una attività geo vulcanica oppure no. Indizi che rispondono a quei target pensati e realizzati per la tecnologia di prossima generazione. Parla Nicolo D’amico e Massimo Della Valle. In conclusione questa ossessione umana per la vita extraterrestre forse nasconde paure non dichiarate e la domanda siamo soli oppure no andrebbe sostituita con… Parla Serra