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Fake news ad alta quota. Le notizie false che sempre più spesso diventano virali sul web non risparmiano neanche lo spazio. Lo hanno sperimentato in prima persona gli astronauti a bordo della stazione spaziale internazionale, che nei giorni scorsi si sono trovati al centro di un dibattito virtuale in cui si parlava di un fantomatico sabotaggio della Iss da parte di un tecnico o addirittura di un membro dell’equipaggio mentalmente instabile. Tutto falso, come ha chiarito ieri il cosmonauta russo Sergey Prokopyev in un video pubblicato su Twitter da Roscosmos. Ma come è nata questa fake news spaziale? Tutto ha avuto origine la notte del 29 agosto, quando le basi di controllo a Houston e a Mosca hanno registrato un piccolo calo di pressione sulla Iss. I sei membri dell’Expedition 56 sono stati mobilitati per cercare la causa, e dopo qualche ora l’hanno trovata: un buco di due millimetri di diametro nel compartimento orbitale della Soyuz MS-09 collegata al segmento russo della stazione. Gli astronauti sono riusciti a tappare il foro con una garza, utilizzando una speciale resina come sigillante, e tutto sulla stazione è tornato alla normalità. Allo stesso tempo è iniziata però la caccia al colpevole: inizialmente il principale indiziato era un micrometeorite, che secondo Roscosmos avrebbe colpito la Soyouz. Ma nei giorni scorsi alcune fonti, tra cui l’agenzia moscovita Ria Novosti, hanno iniziato a parlare di un danno umano, sostenendo che il micro foro aveva una forma così precisa che sembrava prodotta da un trapano. Ecco che in rete si è diffusa l’ipotesi di un tentativo di sabotaggio della Iss, prima o persino durante una missione in orbita bassa. La notizia è stata subito smentita dai canali ufficiali, che dichiarano ancora incerta l’origine di questa piccola fessura sulla Soyouz. La dinamica dell’incidente sarà chiarita da una commissione d’indagine convocata da Roscosmos, ma intanto dalla casa spaziale il messaggio è tranquillizzante: “Tutto è calmo a bordo – dice Prokopyev nel video – sulla Iss viviamo come al solito, siamo qui senza tute spaziali e nessuno sta tappando il buco con un dito come si legge sui giornali.”